Armani, Re Giorgio…
Avete capito bene: Armani, Re Giorgio. Del resto era giunto il momento di occuparsi di cose serie….ehehehe
Buonasera a tutti voi. Oggi per la prima volta mi rivolgo davvero a tutti, donne e uomini.
Era impossibile del resto dopo Pitti uomo a Firenze e la Milano men’s fashion week resistere alla tentazione di scrivere due righe. Due righe si, non tanto di più poichè è con grande rispetto e assolutamente in punta di piedi che mi ”permetto” di dire ”la mia” su questi grandi eventi di moda maschile. Ho visto in televisione le sfilate e i trends maschili per il prossimo autunno-inverno, visti e rivisti, ho letto articoli e pareri ed alla fine ho deciso di fare un tributo ad Armani, Re Giorgio.
Perchè? vi starete chiedendo.
Un passo alla volta, ”step by step”appunto.
Quello che mi ha colpito di Pitti uomo è stata la continua ricerca di novità, con un’occhio fermo sempre alla sartorialità di abiti proposti ed elevata qualità della maglieria, che si consolida come tendenza della prossima stagione anche per l’uomo ( dalle maglie in cachemire più classiche di Brooksfield a quelle sicuramente innovative di Paolo Pecora); novità appunto per Superga che si veste di nuovi materiali e finalmente, a mio avviso, rompe con gli schemi tradizionali del marchio; novità soprattutto per le borse, da Piquadro che presenta una collezione di borse e zaini dotati di un dispositivo che si collega allo smartphone per geolocalizzarci, passando a Gherardini che dedica la sua prima collezione di accessori per l’uomo e a Gum di Gianni Chiarini che sembra sancire definitivamente che da qui a breve anche l’uomo uscirà con la borsa (o borsone o zaino che tanto sta spopolando nell’universo del fashion). Vogliamo scommettere? Un’altra novità, a mio avviso è stata la collezione di Oliver Spencer, quella parte dedicata a ”vivere le mura domestiche” con classe (pantaloni,felpe,etc). Mi fermo qui su Pitti e passo alle sfilate di Milano.
Faccio subito una premessa. Impossibile parlare di tutti i marchi presenti all’evento, vi parlerò della mia esperienza.
L’altro giorno ero in trepidante attesa per la collezione di Alessandro Michele per Gucci, ero collegata in diretta dal mio smartphone e molto emozionata. La moda per me è essenziale, mi dà sensazioni forti e da quando Frida Giannini ha abbandonato il marchio seguo con curiosità il nuovo designer appunto. Appena cominciata la sfilata, che ho rivisto in televisione successivamente, mille interrogativi si sono affacciati nella mia mente.Quale uomo mai indosserà quei mocassini borchiati? e i pigiami?e le camicie con il fiocco? Si, mi sono detta, la moda è arte e creatività e lui ne ha da vendere ma non sarà eccessivo? Cosa è eccessivo oggi?
Ho letto quello che si scrive sulla più ”chiacchierata” sfilata dell’evento e a quanto pare Alessandro Michele è ritenuto il nuovo stilista punk-romantico, che inneggia alla libertà e al superamento dei generi. Un puro genio con già milioni di followers. Potrei continuare a lungo ma non voglio annoiarvi. Passiamo oltre..
Assisto a tutte le altre sfilate e si, finalmente a quella di Armani, Re Giorgio. Non posso che chiamarlo così, anche per me lui è Re Giorgio, con la sua classe, la sua eleganza innata ed eterna.
Ancora ricordo con affetto l’incontro che feci con lui a Formentera, sulla spiaggia del Tanga, lui, un uomo semplice con pantaloni di lino bianchi, lo vidi e volli stringergli la mano e complimentarmi con lui. Una grande emozione davvero.
Quando questi giovani ragazzi cominciano a sfilare capisco e comprendo pienamente da che parte sto.
L’uomo Armani è un uomo immortale, è nuovo ed innovatore ma al tempo stesso con delle basi gettate anni fa, basi solide, di buon gusto e raffinatezza innate. Tutti potrebbero indossare abiti di Armani, anche la persona più semplice, in qualsiasi contesto, senza essere derisi o guardati in modo strano. Armani, Re Giorgio è stile, è genio puro ed è così che ho deciso di regalarvi la visione di questa straordinaria sfilata che non ha bisogno di commenti…